La separazione dei genitori è sempre un avvenimento stressante per i figli, che sia piccolo o grande.
Per un bambino, lui e i genitori sono una cosa sola.
Molto spesso i genitori decidono di rimanere insieme “per il bene dei figli”: ma è veramente la soluzione migliore?
I figli non possono rimanere indifferenti davanti ai litigi dei propri genitori, anzi possono pensare di esserne la causa. Il figlio sarà inevitabilmente esposto alle liti ed essere coinvolto in diversi modi nel conflitto e può succedere che un genitore può chiedere implicitamente al bambino di schierarsi dalla propria parte contro l’altro.
In altri casi, il bambino può allearsi con il genitore che percepisce come più debole o ancora che tenti, seppur involontariamente, di “distrarre” mamma e papà dai loro problemi attraverso un comportamento problematico ( difficoltà solastiche, regressioni, ansia, depressione, enuresi, disturbi psicosomatici…) che diventa l’oggetto delle loro discussioni.
La prima cosa che i genitori devono fare è certamente spiegare al proprio figlio cosa sta accadendo tra mamma e papà, rassicurandolo che non è la causa della loro separazione e che questa separazione non implicherà la fine del rapporto con uno dei genitori. I bambini avranno sempre una mamma ed un papà anche se sono separati: ciò che cambia è la relazione di coppia non quella genitoriale.
E’ importante che la comunicazione venga fatta da entrambi i genitori, e sarà normale desiderare che mamma e papà tornino insieme, ma non alimentare nel figlio false illusioni.
Se la separazione è molto conflittuale è utile cercare un supporto esterno, come può essere uno Psicoterapeuta o un mediatore familiare, con l’obiettivo di ristabilire una comunicazione e comportamenti collaborativi con l’altro genitore.